Libro Bande, fazioni, trame. La nobiltà rurale tra violenza e giustizia nella Sardegna del Settecento - editore: Viella - anno: 2020
EAN: 
9788833132600

Descrizione

Nel 1768, mentre massicci contingenti dell’armata d’Oltralpe giungevano in Corsica, un plico anonimo pervenuto alla segreteria vicereale sabauda svelò un progetto di sovversione volto ad assecondare lo sbarco dei francesi in Sardegna. Da immediati arresti e segreti interrogatori non emerse alcuna trama di sedizione. Risultò chiaro invece che dietro le accuse c’era un duro scontro tra fazioni. Scompaginate le grandi bande armate, la sfida di gentiluomini e notabili per il prestigio e il potere in seno alle comunità rurali era infatti tutt’altro che cessata e implicava ancora conflitti e inimicizie, ma accanto alla violenza fisica si era fatto strada il ricorso al viceré per screditare l’avversario e rivelarne l’inabilità agli uffici. A fare la differenza con i partiti in lotta nei decenni precedenti fu proprio l’uso spregiudicato e diffamatorio della scrittura, che permetteva al mittente di mascherarsi dietro l’anonimato o il nome altrui e di indirizzare gli apparati repressivi di governo contro il proprio avversario.

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Nel 1768, mentre massicci contingenti dell’armata d’Oltralpe giungevano in Corsica, un plico anonimo pervenuto alla segreteria vicereale sabauda svelò un progetto di sovversione volto ad assecondare lo sbarco dei francesi in Sardegna. Da immediati arresti e segreti interrogatori non emerse alcuna trama di sedizione. Risultò chiaro invece che dietro le accuse c’era un duro scontro tra fazioni. Scompaginate le grandi bande armate, la sfida di gentiluomini e notabili per il prestigio e il potere in seno alle comunità rurali era infatti tutt’altro che cessata e implicava ancora conflitti e inimicizie, ma accanto alla violenza fisica si era fatto strada il ricorso al viceré per screditare l’avversario e rivelarne l’inabilità agli uffici. A fare la differenza con i partiti in lotta nei decenni precedenti fu proprio l’uso spregiudicato e diffamatorio della scrittura, che permetteva al mittente di mascherarsi dietro l’anonimato o il nome altrui e di indirizzare gli apparati repressivi di governo contro il proprio avversario.

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