Libro Disadattate in cucina. Ovvero le ricette della DAD - editore: Betti Editrice - anno: 2021
EAN: 
9788875767259

Descrizione

"Riscoprire il cibo tradizionale ha voluto dire ricercare l’ancoraggio con un passato sereno o, almeno, avvertito tale nell’amarezza della contingenza. È sempre così, certo: quando non ci piace il presente tiriamo fuori dalla memoria (no: dall’immaginazione) un passato atemporale, un eterno tempo anteriore che era, proprio perché, di fatto, reinventato ad hoc sul momento, un tempo perfetto, da rimpiangere e, quindi, rimpianto. [...] Rifare un piatto visto fare migliaia di volte in casa non significa soltanto prendere degli ingredienti, elaborarli, trasformare il crudo di natura nel cotto di cultura, “creare” con la materia prima assemblata, insaporita, modellata al gusto del palato. Significa anche ripetere un atto mentalmente condiviso con memorie generative della nostra identità: in una parola trasformare una cottura da azione a ritualità. Cucinare la cosa più semplice e banale ma, a suo tempo, vista cucinare da una mamma o da una nonna, vuol dire [...] evocare quelle figure care, averle accanto, sentirsi meno soli e più forti di fronte alla catastrofe". Dal testo di Maura Martellucci

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"Riscoprire il cibo tradizionale ha voluto dire ricercare l’ancoraggio con un passato sereno o, almeno, avvertito tale nell’amarezza della contingenza. È sempre così, certo: quando non ci piace il presente tiriamo fuori dalla memoria (no: dall’immaginazione) un passato atemporale, un eterno tempo anteriore che era, proprio perché, di fatto, reinventato ad hoc sul momento, un tempo perfetto, da rimpiangere e, quindi, rimpianto. [...] Rifare un piatto visto fare migliaia di volte in casa non significa soltanto prendere degli ingredienti, elaborarli, trasformare il crudo di natura nel cotto di cultura, “creare” con la materia prima assemblata, insaporita, modellata al gusto del palato. Significa anche ripetere un atto mentalmente condiviso con memorie generative della nostra identità: in una parola trasformare una cottura da azione a ritualità. Cucinare la cosa più semplice e banale ma, a suo tempo, vista cucinare da una mamma o da una nonna, vuol dire [...] evocare quelle figure care, averle accanto, sentirsi meno soli e più forti di fronte alla catastrofe". Dal testo di Maura Martellucci

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