Libro Educazione religiosa e modernità. Linee evolutive e prospettive di riforma - editore: Giappichelli - anno: 2017
EAN: 
9788892109469

Descrizione

L'istruzione e l'educazione di fanciulli e giovani, in Europa, sono affidate fin dal medioevo alla Chiesa, quindi diffuse con le 'scuole popolari' dalla Riforma protestante e dalla Controriforma nei paesi cattolici. Progressivamente, per opera di sovrani illuminati e con la svolta epocale della modernità, si afferma in Europa una scuola guidata e disciplinata dallo Stato, che al di fuori dell'area mediterranea coniuga il privato con il pubblico. La modernità conosce così lunghi conflitti e aspre tensioni tra Stato e Chiese per la presenza dell'insegnamento religioso nella scuola statale, e per quell'equilibrio pubblico/privato che ciascuno cerca di alterare a proprio vantaggio. Le lacerazioni culminano col dominio totalitario, che a destra mira a rifare della religione l'instrumentum regni, mentre a sinistra, per la prima volta, la cancella da scuola e società. La fine dei totalitarismi e la nuova era dei diritti umani attenuano i conflitti: le Chiese correggono antichi errori e stemperano il proprio esclusivismo, mentre lo Stato realizza una scuola pluralista, aperta al contributo di diverse idealità tanto nelle strutture pubbliche che nelle private, divenute parte integrante della rete formativa. In un continente tendenzialmente unificato da democrazia e diritti umani, nuove esperienze si moltiplicano in un orizzonte di accettazione: si mantiene un po' ovunque la tradizione denominazionale, ma si sperimenta l'approccio storico-comparativo; si delineano programmi interconfessionali accanto al multhifait di matrice inglese; tendenze che spesso si mischiano. Nell'Europa così rasserenata nuovi problemi compaiono all'orizzonte, per l'interculturalità legata all'immigrazione e la necessità di opporsi a pratiche fondamentaliste; per il bisogno che sovrasta tutti gli altri: fare della religione uno strumento di incontro, pacificazione, affinamento degli uomini. È davanti a noi un comune cammino d'Europa, per la scuola e la formazione dei giovani, in parte ancora da scrivere.

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L'istruzione e l'educazione di fanciulli e giovani, in Europa, sono affidate fin dal medioevo alla Chiesa, quindi diffuse con le 'scuole popolari' dalla Riforma protestante e dalla Controriforma nei paesi cattolici. Progressivamente, per opera di sovrani illuminati e con la svolta epocale della modernità, si afferma in Europa una scuola guidata e disciplinata dallo Stato, che al di fuori dell'area mediterranea coniuga il privato con il pubblico. La modernità conosce così lunghi conflitti e aspre tensioni tra Stato e Chiese per la presenza dell'insegnamento religioso nella scuola statale, e per quell'equilibrio pubblico/privato che ciascuno cerca di alterare a proprio vantaggio. Le lacerazioni culminano col dominio totalitario, che a destra mira a rifare della religione l'instrumentum regni, mentre a sinistra, per la prima volta, la cancella da scuola e società. La fine dei totalitarismi e la nuova era dei diritti umani attenuano i conflitti: le Chiese correggono antichi errori e stemperano il proprio esclusivismo, mentre lo Stato realizza una scuola pluralista, aperta al contributo di diverse idealità tanto nelle strutture pubbliche che nelle private, divenute parte integrante della rete formativa. In un continente tendenzialmente unificato da democrazia e diritti umani, nuove esperienze si moltiplicano in un orizzonte di accettazione: si mantiene un po' ovunque la tradizione denominazionale, ma si sperimenta l'approccio storico-comparativo; si delineano programmi interconfessionali accanto al multhifait di matrice inglese; tendenze che spesso si mischiano. Nell'Europa così rasserenata nuovi problemi compaiono all'orizzonte, per l'interculturalità legata all'immigrazione e la necessità di opporsi a pratiche fondamentaliste; per il bisogno che sovrasta tutti gli altri: fare della religione uno strumento di incontro, pacificazione, affinamento degli uomini. È davanti a noi un comune cammino d'Europa, per la scuola e la formazione dei giovani, in parte ancora da scrivere.

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