Libro La Sabina di Paul Scheuermeier. Un pescatore di parole e immagini nelle campagne sabine del primo dopoguerra. I documenti dell'Università di Berna. Catalogo della mostra (Rieti, 2017). Ediz. illustrata - editore: Il Formichiere - anno: 2018
EAN: 
9788894805253

Descrizione

L’autore delle immagini che vengono qui presentate è Paul Scheurmeier, nato a Zurigo nel 1888 e morto a Berna nel 1973. Nel reatino Paul Scheuermeier iniziò i suoi rilevamenti nel 1925 prima a Rieti dove restò dal 2 al 4 aprile per poi salire a Leonessa il 16 luglio e da lì ad Amatrice il 20 e 21 luglio dello stesso anno. Le fotografie realizzate da Scheuermeier colpiscono per la loro qualità formale, le attente composizioni, il gioco di chiaroscuri indirizzati a restituire a chi le osserva il patos delle diverse situazioni. Nei volti dei contadini si leggono i segni di una guerra da poco terminata alla quale la Sabina pagò un tributo di oltre tremila vittime, cosi come quelli dell’emigrazione dell’inizio del secolo, ma soprattutto sono chiari i segni della precarietà del sistema contadino, sia di quello mezzadrile del reatino che di quello ancor più precario, bracciantile e micro-proprietario, dell’alta Sabina...

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L’autore delle immagini che vengono qui presentate è Paul Scheurmeier, nato a Zurigo nel 1888 e morto a Berna nel 1973. Nel reatino Paul Scheuermeier iniziò i suoi rilevamenti nel 1925 prima a Rieti dove restò dal 2 al 4 aprile per poi salire a Leonessa il 16 luglio e da lì ad Amatrice il 20 e 21 luglio dello stesso anno. Le fotografie realizzate da Scheuermeier colpiscono per la loro qualità formale, le attente composizioni, il gioco di chiaroscuri indirizzati a restituire a chi le osserva il patos delle diverse situazioni. Nei volti dei contadini si leggono i segni di una guerra da poco terminata alla quale la Sabina pagò un tributo di oltre tremila vittime, cosi come quelli dell’emigrazione dell’inizio del secolo, ma soprattutto sono chiari i segni della precarietà del sistema contadino, sia di quello mezzadrile del reatino che di quello ancor più precario, bracciantile e micro-proprietario, dell’alta Sabina...

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