Libro «Le roi est mort?». I processi a Luigi XVI e a Maria Antonietta - editore: Pacini Giuridica - anno: 2022
EAN: 
9788833794358

Descrizione

La Rivoluzione francese segna una netta cesura nella storia di Francia e sotto la spinta degli ideali illuministi travolge il retaggio delle disuguaglianze e ingiustizie proprie dell’Ancien Régime. Dopo la proclamazione della Repubblica Luigi XVI e Maria Antonietta divengono pericolosi nemici. Dapprima agli arresti domiciliari a Parigi, dopo la tentata fuga sventata a Varennes vengono imprigionati nella Torre del Tempio. I rivoluzionari devono quindi deciderne la sorte. Nei confronti del re viene imbastito un processo complesso e denso di contraddizioni. È la prima volta che un monarca viene giudicato e non esistono leggi, né forme, per farlo; ma neppure la costruzione di un giudizio ad hoc vale a salvare il sovrano dalla condanna a morte decretata ab origine dai rivoluzionari. Nove mesi dopo anche la regina viene portata al patibolo dopo un giudizio sommario, che appare oggi un’indegna messa in scena. I rivoluzionari, accecati dai loro stessi ideali, non compresero tuttavia che non sarebbe bastata la lama della ghigliottina per spazzare via istituti e abitudini radicati in virtù di secoli di storia. «Le roi est mort?» Alla domanda i rivoluzionari avrebbero voluto rispondere in modo netto. «À jamais», per sempre. Invece, sia pure sul filo degli anni, la monarchia fu ripristinata e la replica rimase quella tradizionale. «Vive le roi!».

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La Rivoluzione francese segna una netta cesura nella storia di Francia e sotto la spinta degli ideali illuministi travolge il retaggio delle disuguaglianze e ingiustizie proprie dell’Ancien Régime. Dopo la proclamazione della Repubblica Luigi XVI e Maria Antonietta divengono pericolosi nemici. Dapprima agli arresti domiciliari a Parigi, dopo la tentata fuga sventata a Varennes vengono imprigionati nella Torre del Tempio. I rivoluzionari devono quindi deciderne la sorte. Nei confronti del re viene imbastito un processo complesso e denso di contraddizioni. È la prima volta che un monarca viene giudicato e non esistono leggi, né forme, per farlo; ma neppure la costruzione di un giudizio ad hoc vale a salvare il sovrano dalla condanna a morte decretata ab origine dai rivoluzionari. Nove mesi dopo anche la regina viene portata al patibolo dopo un giudizio sommario, che appare oggi un’indegna messa in scena. I rivoluzionari, accecati dai loro stessi ideali, non compresero tuttavia che non sarebbe bastata la lama della ghigliottina per spazzare via istituti e abitudini radicati in virtù di secoli di storia. «Le roi est mort?» Alla domanda i rivoluzionari avrebbero voluto rispondere in modo netto. «À jamais», per sempre. Invece, sia pure sul filo degli anni, la monarchia fu ripristinata e la replica rimase quella tradizionale. «Vive le roi!».

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