Libro Lettere dal carcere - editore: Editrice Tipografia Baima-Ronchetti - anno: 2018
EAN: 
9788896322697

Descrizione

In questo libro sono raccolte le lettere che Walter Fillak, Comandante partigiano con il nome di “Martin” drammaticamente giustiziato dai nazisti a Cuorgnè il 5 febbraio del 1945, inviò ai famigliari, durante la detenzione quale oppositore politico del fascismo, dalle varie carceri nelle quali fu detenuto dall’ottobre 1942 sino all’agosto 1943. Le Lettere sono quelle inviate ai famigliari, specialmente al padre, da Walter durante la prigionia nelle carceri e spaziano su vari argomenti storici, letterari filosofici. Chiaramente sono scritte sapendo del controllo della censura particolarmente asfissiante e solo nelle lettere inviate in attesa della prossima liberazione, avvenuta il 31 agosto 1943, troviamo finalmente libero il suo pensiero contro “l’odiosa tirannia fascista”. Dalle Lettere emerge una forte personalità dai solidi e molteplici interessi culturali, propria di uno studente universitario dedito sin dalla adolescenza a letture formative, giovane convintamente impegnato politicamente che sarà pronto a partecipare alla lotta armata contro i nazifascisti dopo l’otto settembre, arrivando ad assumere il comando della 76a Brigata Garibaldi.

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In questo libro sono raccolte le lettere che Walter Fillak, Comandante partigiano con il nome di “Martin” drammaticamente giustiziato dai nazisti a Cuorgnè il 5 febbraio del 1945, inviò ai famigliari, durante la detenzione quale oppositore politico del fascismo, dalle varie carceri nelle quali fu detenuto dall’ottobre 1942 sino all’agosto 1943. Le Lettere sono quelle inviate ai famigliari, specialmente al padre, da Walter durante la prigionia nelle carceri e spaziano su vari argomenti storici, letterari filosofici. Chiaramente sono scritte sapendo del controllo della censura particolarmente asfissiante e solo nelle lettere inviate in attesa della prossima liberazione, avvenuta il 31 agosto 1943, troviamo finalmente libero il suo pensiero contro “l’odiosa tirannia fascista”. Dalle Lettere emerge una forte personalità dai solidi e molteplici interessi culturali, propria di uno studente universitario dedito sin dalla adolescenza a letture formative, giovane convintamente impegnato politicamente che sarà pronto a partecipare alla lotta armata contro i nazifascisti dopo l’otto settembre, arrivando ad assumere il comando della 76a Brigata Garibaldi.

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