Libro Togliatti & Amendola. La lotta politica nel PCI. Dalla Resistenza al terrorismo - editore: Ares - anno: 2008
EAN: 
9788881554263

Descrizione

Il libro traccia la storia del Partito comunista italiano - dagli anni dello stalinismo alla stagione del "compromesso storico" con la Democrazia cristiana - in una prospettiva del tutto inedita, tale da ravvisare negli avvenimenti che hanno connotato l'esistenza di quella formazione politica un determinante fattore di ritardo (se non di ostacolo) ai processi di modernizzazione della società italiana all'indomani del secondo conflitto mondiale. Il mito rivoluzionario di continuo emergente nel Pci di Togliatti, Longo e Berlinguer bloccò all'interno ogni ipotesi di riformismo democratico, considerato dai vertici comunisti subalterno al disegno del grande capitale di integrare la classe operaia nel sistema dei valori borghesi. Fa eccezione tra i dirigenti storici del Pci la posizione di Giorgio Amendola (1907-1980), avverso a una linea politica giudicata sostanzialmente sterile e aperto alla collaborazione con i socialisti e le forze di "democrazia laica", fino a proporre la costituzione di un unico partito della sinistra italiana nel segno delle socialdemocrazie occidentali.

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Il libro traccia la storia del Partito comunista italiano - dagli anni dello stalinismo alla stagione del "compromesso storico" con la Democrazia cristiana - in una prospettiva del tutto inedita, tale da ravvisare negli avvenimenti che hanno connotato l'esistenza di quella formazione politica un determinante fattore di ritardo (se non di ostacolo) ai processi di modernizzazione della società italiana all'indomani del secondo conflitto mondiale. Il mito rivoluzionario di continuo emergente nel Pci di Togliatti, Longo e Berlinguer bloccò all'interno ogni ipotesi di riformismo democratico, considerato dai vertici comunisti subalterno al disegno del grande capitale di integrare la classe operaia nel sistema dei valori borghesi. Fa eccezione tra i dirigenti storici del Pci la posizione di Giorgio Amendola (1907-1980), avverso a una linea politica giudicata sostanzialmente sterile e aperto alla collaborazione con i socialisti e le forze di "democrazia laica", fino a proporre la costituzione di un unico partito della sinistra italiana nel segno delle socialdemocrazie occidentali.

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