Libro La capacità negata. Forme giuridiche e complessità della persona nella giurisprudenza tra Otto e Novecento - editore: Giappichelli - anno: 2018
EAN: 
9788892112766

Descrizione

"La capacità è un concetto fondativo dell’ordinamento giuridico, nel senso che si considera l’essere capace un presupposto originario della possibilità di muoversi quale soggetto di diritto. Eppure, al di là della formulazione piana, si tratta di un concetto tutt’altro che univoco: l’area applicativa della capacità generalmente intesa dovrebbe risultare già circoscritta dal definirla giuridica, ed invece l’attributo non riesce a rendere neppure l’univocità della capacità nel diritto. Essere giuridicamente capaci si è tradotto, tradizionalmente, nelle due species della capacità giuridica e di quella d’agire, attraverso le quali l’uomo si materializza per l’ordine giuridico e vi si muove. Innanzitutto vi è perciò l’individuo, al quale viene attribuita/riconosciuta giuridicità, ovvero possibilità di essere destinatario degli effetti dell’ordinamento. È una potenzialità ormai considerata attributo di qualunque essere umano, tanto che si acquista con la nascita; ed è come se la capacità giuridica traducesse la primarietà – e l’innegabilità – del valore uomo. Il fondamento della capacità in termini di autodeterminazione, ovvero di essere in grado di tutelare i propri interessi, fa si che il soggetto giuridico, azionando la legge, possa essere pienamente attivo, modificando il mondo (giuridico) che lo circonda."

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"La capacità è un concetto fondativo dell’ordinamento giuridico, nel senso che si considera l’essere capace un presupposto originario della possibilità di muoversi quale soggetto di diritto. Eppure, al di là della formulazione piana, si tratta di un concetto tutt’altro che univoco: l’area applicativa della capacità generalmente intesa dovrebbe risultare già circoscritta dal definirla giuridica, ed invece l’attributo non riesce a rendere neppure l’univocità della capacità nel diritto. Essere giuridicamente capaci si è tradotto, tradizionalmente, nelle due species della capacità giuridica e di quella d’agire, attraverso le quali l’uomo si materializza per l’ordine giuridico e vi si muove. Innanzitutto vi è perciò l’individuo, al quale viene attribuita/riconosciuta giuridicità, ovvero possibilità di essere destinatario degli effetti dell’ordinamento. È una potenzialità ormai considerata attributo di qualunque essere umano, tanto che si acquista con la nascita; ed è come se la capacità giuridica traducesse la primarietà – e l’innegabilità – del valore uomo. Il fondamento della capacità in termini di autodeterminazione, ovvero di essere in grado di tutelare i propri interessi, fa si che il soggetto giuridico, azionando la legge, possa essere pienamente attivo, modificando il mondo (giuridico) che lo circonda."

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