Libro Lo stato sociale: dottrina e modelli giuridici. Vol. 1: Il formarsi dell'idea dello stato sociale nel pensiero filosofico-giuridico dei secoli XVI, XVII e XVIII e la genesi dei diritti sociali - editore: CEDAM - anno: 2018
EAN: 
9788813365813

Descrizione

Il presente volume, che costituisce il primo di due, approfondisce la questione della genesi dottrinale e dell'elaborazione di una modellistica stricto sensu giuridica dello Stato sociale, offrendo un'analisi inedita e alquanto innovativa delle sue radici. Sulla scorta della trattatistica filosofico-giuridico, da Moro a Fichte, passando per Campanella, Grozio, Spinoza, Leibniz, Thomasio, Muratori, Montesquieu, Bentham, l'Abbé de Saint Pierre, De Fenelon Salignac e Condorcet, questo studio ricostruisce e lumeggia dal punto di vista teorico il problema dei principii fondamentali dello Stato sociale. Si tratta di un lavoro che apre scenari inediti per capire come i grandi filosofi-giuristi dei secoli XVI-XVIII si ponessero la questione della miseria e della povertà, prospettando una concezione del tutto nuova dello Stato su cui sarebbe gravato un vero e proprio obbligo di intervenire per proteggere gli individui e in special modo i meno abbienti. Una particolare attenzione è rivolta alla nascita dei diritti sociali e al principio di uguaglianza da molti prospettato come fondamento della funzione sociale dello Stato. In tal senso, si rivela come un importante strumento per quanti si interessano alla dimensione teorica del Diritto pubblico, non solo in prospettiva nazionale, ma anche in prospettiva europea.

30,91

25,34 € IVA esclusa

Acquistalo entro le 11 di domani e ricevilo entro 7 giorni (10 Lug)

Costo spedizione 6,90
(Spedizione GRATIS da € 69,00)

Spedizione gratuita in 24 ore in tutta Italia e su tutti i prodotti Oraizen. Puoi pagare i tuoi ordini tramite
  • Bonifico
  • Contrassegno

Dettagli

Descrizione

Il presente volume, che costituisce il primo di due, approfondisce la questione della genesi dottrinale e dell'elaborazione di una modellistica stricto sensu giuridica dello Stato sociale, offrendo un'analisi inedita e alquanto innovativa delle sue radici. Sulla scorta della trattatistica filosofico-giuridico, da Moro a Fichte, passando per Campanella, Grozio, Spinoza, Leibniz, Thomasio, Muratori, Montesquieu, Bentham, l'Abbé de Saint Pierre, De Fenelon Salignac e Condorcet, questo studio ricostruisce e lumeggia dal punto di vista teorico il problema dei principii fondamentali dello Stato sociale. Si tratta di un lavoro che apre scenari inediti per capire come i grandi filosofi-giuristi dei secoli XVI-XVIII si ponessero la questione della miseria e della povertà, prospettando una concezione del tutto nuova dello Stato su cui sarebbe gravato un vero e proprio obbligo di intervenire per proteggere gli individui e in special modo i meno abbienti. Una particolare attenzione è rivolta alla nascita dei diritti sociali e al principio di uguaglianza da molti prospettato come fondamento della funzione sociale dello Stato. In tal senso, si rivela come un importante strumento per quanti si interessano alla dimensione teorica del Diritto pubblico, non solo in prospettiva nazionale, ma anche in prospettiva europea.

gr