Libro La pesca di frodo. Riflessioni critiche in materia di prova esplorativa - editore: Giappichelli - anno: 2020
EAN: 
9788892135451

Descrizione

L'Autrice muove dall'analisi di alcuni istituti dell'istruzione probatoria civile rispetto ai quali viene utilizzata dalla giurisprudenza e, in una certa misura, anche dalla dottrina, la qualificazione di prova "esplorativa" al fine di indagarne il significato, precisato che si dichiara esplicitamente che la volontà è quella di occuparsi solo della prova che viene definita esplorativa in quanto volta ad individuare fatti ulteriori rispetto a quelli allegati dalle parti. Si procede dunque dall'esame, certamente non esaustivo ma finalizzato ai temi rilevanti, dell'esibizione, dell'ispezione, dei mezzi di prova tipici della proprietà intellettuale e, in particolare del diritto di informazione, nonchè dell'esibizione di cui all'enforcement privato antitrust, per addivenire ad una prospettiva comparatistica, nel contesto della quale il contributo volge lo sguardo oltre oceano, alla fishing expedition e alle voci dottrinali e giurisprudenziali che ritengono la metafora citata inutile quando non pregiudizievole. Lo studio comparatistico induce a sottolineare come considerazioni analoghe a quelle svolte in relazione alla fishing expedition, possano proporsi con riferimento alla qualificazione delle prove in termini di esploratività e come l'elemento centrale sia costituito dall'onere di allegazione, del quale si afferma la natura imperativa in relazione ai fatti principali. Infine l'Autrice si concentra nel tentativo di individuare i termini del rapporto tra allegazione del fatto e fattispecie ai fini della limitazione del thema probandum e di comprendere in che termini le considerazioni svolte possano essere utili anche per l'utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale nell'ambito della fase istruttoria del processo civile.

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L'Autrice muove dall'analisi di alcuni istituti dell'istruzione probatoria civile rispetto ai quali viene utilizzata dalla giurisprudenza e, in una certa misura, anche dalla dottrina, la qualificazione di prova "esplorativa" al fine di indagarne il significato, precisato che si dichiara esplicitamente che la volontà è quella di occuparsi solo della prova che viene definita esplorativa in quanto volta ad individuare fatti ulteriori rispetto a quelli allegati dalle parti. Si procede dunque dall'esame, certamente non esaustivo ma finalizzato ai temi rilevanti, dell'esibizione, dell'ispezione, dei mezzi di prova tipici della proprietà intellettuale e, in particolare del diritto di informazione, nonchè dell'esibizione di cui all'enforcement privato antitrust, per addivenire ad una prospettiva comparatistica, nel contesto della quale il contributo volge lo sguardo oltre oceano, alla fishing expedition e alle voci dottrinali e giurisprudenziali che ritengono la metafora citata inutile quando non pregiudizievole. Lo studio comparatistico induce a sottolineare come considerazioni analoghe a quelle svolte in relazione alla fishing expedition, possano proporsi con riferimento alla qualificazione delle prove in termini di esploratività e come l'elemento centrale sia costituito dall'onere di allegazione, del quale si afferma la natura imperativa in relazione ai fatti principali. Infine l'Autrice si concentra nel tentativo di individuare i termini del rapporto tra allegazione del fatto e fattispecie ai fini della limitazione del thema probandum e di comprendere in che termini le considerazioni svolte possano essere utili anche per l'utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale nell'ambito della fase istruttoria del processo civile.

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