Libro Tutto ciò che vidi. Parla Maria Paquinelli. 1943 - 1945 fosse comuni, foibe, mare - editore: Oltre Edizioni - anno: 2020
EAN: 
9791280075116

Descrizione

Rosanna Turcinovich Giuricin e Rossana Poletti hanno raccolto, ordinato e commentato i documenti, gli scritti, relazioni, note che Rosanna Pasquinelli, la donna che nel 1947 per protestare contro le decisioni degli Stati vincitori della seconda guerra mondiale decisero di assegnare l’Istria e Fiume alla Jugoslavia uccise con un colpo di pistola il generale inglese Robert De Winton a Pola. Le due autrici hanno per settimane compulsato e studiato i manoscritti contenuti in una cassa custodita per decenni in una banca triestina su mandato di Monsignor Antonio Santin, allora vescovo della città giuliana. Gli originali, le copie, le relazioni, le annotazioni, tutto vidimato da avvocati e notai che presero in consegna il materiale di cui questa è una prima parte, la più sofferta, la storia di una tragedia vissuta in trincea che, come scrive Ezio Giuricin nella sua introduzione: “può trovare una spiegazione solo se contestualizzata, inserita nella complessa temperie storica e politica dell’Istria alla fine del secondo conflitto mondiale”.

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Rosanna Turcinovich Giuricin e Rossana Poletti hanno raccolto, ordinato e commentato i documenti, gli scritti, relazioni, note che Rosanna Pasquinelli, la donna che nel 1947 per protestare contro le decisioni degli Stati vincitori della seconda guerra mondiale decisero di assegnare l’Istria e Fiume alla Jugoslavia uccise con un colpo di pistola il generale inglese Robert De Winton a Pola. Le due autrici hanno per settimane compulsato e studiato i manoscritti contenuti in una cassa custodita per decenni in una banca triestina su mandato di Monsignor Antonio Santin, allora vescovo della città giuliana. Gli originali, le copie, le relazioni, le annotazioni, tutto vidimato da avvocati e notai che presero in consegna il materiale di cui questa è una prima parte, la più sofferta, la storia di una tragedia vissuta in trincea che, come scrive Ezio Giuricin nella sua introduzione: “può trovare una spiegazione solo se contestualizzata, inserita nella complessa temperie storica e politica dell’Istria alla fine del secondo conflitto mondiale”.

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